L’evoluzione del nudo nella storia dell’arte

CRITICA IMPURA

Hippolyte Flandrin, Giovane uomo seduto in riva al mare, 1855 Hippolyte Flandrin, Giovane uomo seduto in riva al mare, 1855

Di SALVATORE SANFILIPPO

Nella storia dell’arte, da sempre, i soggetti figurativi fanno parte di ampie categorie che presentano caratteristiche comuni. Si tratta infatti di opere che, nel tempo, condividono il contenuto, la funzione e la destinazione: tra questi spiccano soprattutto il ritratto, la natura morta, il paesaggio e il nudo. Quest’ultimo sarà il tema che svilupperò in questo mio saggio, allo scopo di analizzare, nello stesso tempo, la sua evoluzione nel corso dei secoli e la sua importanza nel culto della bellezza sino ai giorni nostri. È pur vero che l’uomo è sempre stato attratto da se stesso e dal sogno di riuscire a comprendere gli aspetti che lo riguardavano, tra cui anche la stessa attrazione per l’immagine di sé. Il valore dato esteticamente al nudo nel corso dei secoli è il frutto di diversi sistemi culturali, spesso contrastanti…

View original post 2,166 more words

Pam Reynolds

Esperienze di pre-morte

Pam Reynolds (nome d’arte) fu una bambina prodigio dotata di straordinario talento nel suonare il violino ed il pianoforte, con un training di virtuoso nel repertorio classico, e una carriera come cantante e arrangiatrice nel mondo della musica. Madre di 3 figli, nel 1991, all’età di 35 anni, Pam dovette sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico per la rimozione di un aneurisma arterioso di grandi dimensioni che la metteva in pericolo di vita. Infatti la rottura dell’aneurisma avrebbe provocato la distruzione del tronco cerebrale e la morte (il suo caso è riportato nel libro di Michael Sabom Light and Death).

Le dimensioni e la posizione dell’aneurisma, tuttavia, ne precludevano la rimozione mediante le consuete tecniche neurochirurgiche. Come estrema risorsa, Pam fu indirizzata ad un istituto di Phoenix, Arizona, nel quale un neurochirurgo utilizzava una particolare procedura d’intervento conosciuta come “arresto cardiaco ipotermico”. Questa tecnica permetteva di rimuovere chirurgicamente l’aneurisma senza…

View original post 2,016 more words

“Sono già stato qui”…La luce improvvisa e il déjà vu di Dante Gabriel Rossetti (in memoriam)

La Sfinge Senza Enigmi (per una poesia sopravvivente)

Luce improvvisa

Sono già stato qui,
Ma quando o come non saprei dire
Conosco l’erba oltre la porta,
Il dolce odore pungente
Un suono, come un singhiozzo, le luci attorno alla baia.

Sei stata mia prima
Quanto tempo fa non saprei dire
Ma proprio quando al volo della rondine
il tuo collo si è girato in quel modo
Un velo è caduto – e ho saputo tutto di te.

È stato così anche prima?
E non fa così anche il tempo con il suo turbinio incessante
Che ancora una volta d’amore colma le nostre vite
A dispetto della morte,
E giorno e notte istilla una delizia ancora?

******

Sudden Light

I have been here before,
But when or how I cannot tell:
I know the grass beyond the door,
The sweet keen smell,
The sighing sound, the lights around the shore.

You have been mine before,—
How long ago I may…

View original post 68 more words

Thomas McGrath, i versi nel labirinto di un mondo disumano

STUDIO HOMO RADIX

UN ARTICOLO DEDICATO AL POETA AMERICANO E MARXISTA

E’ uscito ieri sulle pagine de Il Manifesto un articolo firmato da Tiziano Fratus e dedicato ad uno dei suoi poeti più amati, l’americano Thomas McGrath. Buona lettura e buona scoperta.

Titolo: Thomas McGrath, i versi nel labirinto di un mondo disumano

https://ilmanifesto.it/thomas-mcgrath-i-versi-nel-labirinto-di-un-mondo-disumano/

View original post

thomas mcgrath | death song poems

poetry dispatch & other notes from the underground

Poetry Dispatch No. 244 | June 24 2008

Thomas McGrath

I have been a long time in this emptiness
Most of it wasted…
Out here it is so easy for the fool,
Mad in his isolation,
To mistake the solitude of his own poor soul for a diamond

I’ve mentioned my old bookseller-friend from Chicago, Paul Romaine on other occasions (profiled in CHI TOWN), a mentor of sorts, who put the books of numerous socially conscious writers into my hands, suggesting: to be a real writer in America you must engage yourself with larger issues…matters of injustice…racial intolerance, “big business” (as it was called then), war, labor, the plight of the working class.

One of these writers was the poet Tom McGrath and his bookLETTER TO AN IMAGINARY FRIEND. I remember buying the paperback when it first came out in 1962 (Swallow Press), and finding it tough…

View original post 840 more words

Thomas McGrath, due poesie luminose

STUDIO HOMO RADIX

UN GIGANTE SILENZIOSO

Quanto adoro il lavoro e la figura del poeta Thomas McGrath (1916-1990). Nato nel Nord Dakota è stato soldato, ha militato nel partito comunista e per questo è stato perseguitato nella stagione di caccia alle streghe condotta dalla commissione del senatore McCarthy. Ha vissuto e studiato e insegnato in varie università, nel Meine, in California, nel Nord Dakota, a New York, nel Minnesota; è stato sceneggiatore di documentari e ha guidato la rivista Crazy Horse. E’ autore di una ventina di opere, racolte poetiche, un romanzo, due storie per bambini, di cui la più nota è il poema in quattro parti Letter to an imaginary friend (pubblicato fra il 1962 e il 1985, edizione integrale postuma, nel 1997). Infine si è spento a Minneapolis. In Italia? Non pervenuto.
Traduco qui due poesie tratte da Selected Poems (1938-1988) – Copper Canyon Press, Port Townsend, 1988, volume che…

View original post 203 more words

Congratulations to Andreas Star Reese and Minny Lee for getting HM

What We Saw

Congratulations to our Andreas Star Reese and Minny Lee for getting Honorable Mentions at 2011 International Photography Awards.

You can view their series by clicking on images below.

Andrea Star Reese ” Restraint (Pasung) / Without Restraint” (Deeper Perspective category)

Andrea Star Reese “Marapi’s Breath” (Deeper Perspective category)

Minny Lee “Self-portrait, Mestre, Italy” (Self-portait category)

View original post